Architettura Bioclimatica

L’architettura bioclimatica raggruppa un complesso di innovative soluzioni progettuali che consentono la realizzazione di edifici, minimizzando l’utilizzo di impianti tradizionali che utilizzano fonti esauribili, assicurando però allo stesso tempo il corretto mantenimento delle condizioni di benessere.

L’architettura bioclimatica utilizza quindi elementi naturali come il sole, il vento, l’acqua, il terreno, la vegetazione, per riuscire a realizzare, adeguatamente, edifici che siano termicamente efficienti e in grado di soddisfare tutti i requisiti di comfort termico.

Seguire un approccio bioclimatico significa considerare come principio essenziale l’autosufficienza dell’edificio, in modo che non si debba ricorrere ad impianti che utilizzino energie non rinnovabili e quindi altamente inquinanti.

Architettura sostenibile in Italia e tecnologie innovative

Per studiare adeguatamente un edificio in funzione del clima si devono tenere in considerazione le corrette fasi termiche stagionali. Generalmente nella aree a clima temperato si distinguono tre fasi termiche distinte: invernale, estivo, mezza stagione.

In inverno, per esempio, sarebbe opportuno favorire l’irraggiamento solare sulle pareti e le finestre in modo che vengano riscaldati gli ambienti interni, unito ad un adeguato isolamento termico per la conservazione del calore accumulato.

In estate invece sarebbe opportuno proteggere l’edificio dall’irraggiamento solare con strumenti che attuino un corretto ombreggiamento e inoltre siano in grado di favorire la corretta ventilazione degli ambienti in modo naturale.

La mezza stagione ovviamente richiede soluzioni tecniche che siano in grado sia di rinfrescare sia di riscaldare.

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Per realizzare quindi un edificio biotecnologico si devono considerare molti aspetti diversi, l’ambiente in cui verrà costruito, il clima stagionale e le caratteristiche che dovrà assumere la costruzione.

Anche la vegetazione, la presenza di acqua, le caratteristiche dei venti predominanti e l’esistenza di altre costruzioni circostanti incidono sull’efficienza termica di un edificio.

L’architettura bioclimatica serve a sviluppare un edificio in modo che i vari ambienti abbiano la corretta disposizione e siano distribuiti in maniera ottimale.

Quindi per cercare il maggiore risparmio sia in termini economici di riscaldamento e raffrescamento sia di minimizzare le emissioni inquinanti si cerca la migliore esposizione al sole e alle correnti d’aria.

Per migliorare il clima degli ambienti si cerca di ricorrere al riparo della vegetazione circostante oppure di altri edifici che offrano l’adeguata copertura.

Per la produzione di elettricità si utilizzano pannelli fotovoltaici, mentre per produrre l’acqua calda si usano pannelli solari.

Esistono moltissimi vantaggi nello sfruttamento dell’architettura bioclimatica per la realizzazione di edifici di edilizia pubblica e privata, tra i principali vi sono la riduzione della dispersione del calore e l’allontanamento delle radiazioni solari in estate, l’accumulo di energia solare per riscaldare l’acqua e quando necessario anche l’ambiente.

Molto importanti sono i materiali scelti per la realizzazione degli edifici bioclimatici che consentono notevoli risparmi sull’energia elettrica consumata.

L’architettura bioclimatica è in grado sia di realizzare edifici nuovi con accorgimenti opportuni, sia di intervenire su edifici preesistenti, in modo che sia migliorata l’efficienza termica.

Infatti dalla modifica di un edificio possono arrivare una riduzione dei consumi e dei costi di gestione della struttura, l’aumento di valore dell’immobile e la diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili.

Dato importante è che una casa bioclimatica risulta molto leggera e compatta.

L’architettura bioclimatica è in grado di fornire un ottimo grado di illuminazione solare e una ottimale sensazione di benessere.

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